L’alloro di Piero

L'amico di Piero è andato a fare la spesa giù da Kaishir, gli ho detto di prendere qualcosa da mangiare e un paio di migliaia di euro da bere, Piero mi ha poi detto che il suo amico, di cui ancora non conosco neppure il nome, è fissato con l'antropologia culturale e per i racconti di fantascienza. Ha delle storie da vendere e altre da far leggere. L'altra sera ho toccato un serpente. E' molto carina. La sua pelle squamosa, la sua lingua, i suoi colori. Sapevo che c'era qualcosa che non andava, allora me ne sono allontanato. Ma ora mi manca perchè non trovo di meglio da fare che sfiorare il suo corpo con le dita, sento che è tardi, me ne vado proprio quando entra Piero. La sua cravatta era di un verde chiaro e l'aria da bravo ragazzo sembrava essere totalmente svanita dal suo viso. Prese la serpe con tutte e due le mani e cominciò a parlarle, sembrava facesse sul serio. Intanto io mi nascondevo per il forte odore del whisky che risaliva dalla bottiglia. Me ne sono andato.

L'amico di Piero è sempre da Kaishir, si è fermato a giocare ai videogiochi, il suo aspetto sta cambiando, ora è verde in viso e ancora non conosco il suo nome. Il boa continua senza segni di congelamento ad attraversare i dreadlocks di una ragazza marmorea, a bracce incrociate. Il suo collo è leggermente piegato verso sinistra e quando sorride si vede che è un sorriso platonico, per via del boa sul collo. Lento sorpassa le barriere e i livelli; l'amico di Piero si è proprio impallato. Ha ricevuto un bonus di dodicimila punti in contanti, ha superato sedici livelli trovando una porta chiusa, aprendola con un lancio di dadi perfetto e salvando la principessa d'India, mentre Piero ha terminato di parlare con la serpe. La ragazza coi dreadlocks mi offrei il suo whisky da una bottiglina di metallo e Piero rolla una sigaretta dal centro verso i lati. E' finita la serata dietro gli specchi, è concluso il giro attorno ai cerchi. Piero si è laureato e l'alchimista giovane a trovato un imbuto per far colare il grasso dai suoi capelli in una boccetta colorata. La donna coi dreadlock è intenta a cucinare con l'alloro tra le dita e un boa sulle cosce; musica per le mie orecchie ma ancora non conosco il nome di quel tipo. E devo tornare a casa. L'alloro sta finendo, ma abbiamo un buon motivo per comprarne dell'altro.

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10 Responses to L’alloro di Piero

  1. anna says:

    era una domenica come un’altra, magari un sabato, quando realizzai chi sei. e fatti sentire, tra un bel po’, che le ultime volte mi sono dimenticata di dirtelo.

  2. aggaZ says:

    Carotide dice che i dread la fanno sentire al sicuro mentre tu le rompi il cazzo perchè c’hai sempre qualcosa che non va.
    Dice che anche le serpentesse hanno bisogno di sicurezza e che una volta era diverso.
    Dice che i Sunn O))) sono l’unico gruppo che riesce a sentire con le sua ossa e che quella è davvero buona musica per i serpenti.

  3. Vic says:

    tesorino finalmente ti ho trovato, ho avuto un periodo corposo ma presto sarò più presente qui nel mondo dei disobbedienti elettronici. a proposito approfitto della visita per farmi pubblicità – senza troppo scopo di lucro, beh forse un pò…
    FATE UN BUON ACQUISTO!!! DATE I SOLDI A UNA POVERA POETESSA SFIGATA: http://www.libroitaliano.it/show_opera.asp?ID=1587

  4. mi sento molto piero…

  5. buona vita davvero
    saluti&abbracci (come ho letto, e in seguito vomitato, su una felpa in un negozio qualche giorno fa).

  6. virginia says:

    mi fa venire in mente blade runner. può essere? comunque meglio che saperti al confinio nella terra dei sogni del sesto giorno.
    i serpenti li trovo laidi, anche se son di colore verde. preferisco i ramarri, hanno uno sguardo più attento. anche le lucertole prese per la coda e i bruchi verdi con la pelliccia. ciau ciau

  7. Whisky e serpi.
    Mh.
    Sembra un reality.
    Chiedo la tua assoluzione

  8. he he, riconoscimenti. 🙂
    m’inchino, e al suono del ginocchio che tocca terra (quale più soave solletico?) dico altrettanto.
    l’unico animale che mi sta veramente più simpatico del serpente è il gatto nero, ha ha, soprattutto se ha una voglia a forma di diciassette sotto il petto.
    viva piero e tutti i suoi amichetti 🙂
    abbraz

  9. voialbinoi says:

    http://101farenheit.blogspot.com/
    questo è il link giusto.escucia.

  10. voialbinòi says:

    una volta ho toccato il dorso di una tarantola.avevo otto anni,l’unica bambina che non si trasforma in carl lewis quando vede un ragno.
    ne ricavo due considerazioni.
    a)il suo dorso era lanoso e ispido.lana di ferro.
    b)non mi sono trasformata in carl lewis in quanto la pelle nera non mi donerebbe.quanto meno i centometri in rettilineo.

    come al solito,ti concedo tredici secondi per capire chi sono.e ti consiglio un gruppetto.i lightning bolt.
    baci tom*

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